Distribuzione all’ingrosso
Per poter importare merci in Russia, le parti devono firmare un contratto di fornitura. In questo, è necessario che si riflettano le informazioni fondamentali sulle condizioni di consegna di ogni tranche (in conformità ai regolamenti doganali) e sui requisiti di controllo della valuta. Sarà onere del compratore presentare il contratto alla dogana (per lo sdoganamento, appunto) e in banca, per il pagamento al fornitore e per conformità alla legislazione in materia di controllo della valuta.
Nonostante il contratto di distribuzione non abbia una regolamentazione specifica in Russia, le parti possono validamente concludere contratti di distribuzione, possibilità espressamente contemplata dalla legge (ai sensi dell’art. 421 del codice civile russo), che prevede che le parti siano libere di firmare contratti “atipici”, ossia senza una disciplina specifica nella legislazione.
In considerazione del fatto che i contratti di distribuzione prevedono una serie di obbligazioni più ampia rispetto ai contratti di fornitura (tra le quali, ad esempio, vi sono clausole riguardanti: esclusività, territorio, concorrenza, uso del marchio, ecc.), le parti, in genere, inseriscono le clausole sui termini e condizioni richiesti per i contratti di fornitura nei contratti di distribuzione o, in alternativa, concludono un altro contratto di fornitura recante la specifica regolamentazione dei termini di consegna di ogni tranche.
La fornitura di vino in Russia richiede una licenza specifica per l’acquirente del vino (il distributore), che deve essere registrato come ente avente personalità giuridica in conformità alla legislazione russa in materia.
Dato che la nuova legge federale sulla vinificazione non contiene disposizioni relative all'istituzione di attività specifiche di concessione di licenze per la produzione e la circolazione di prodotti vitivinicoli, non è necessaria una nuova registrazione delle licenze.
Vendita al dettaglio
La distribuzione di vino attraverso il commercio elettronico è vietata in Russia.
La vendita al dettaglio è strettamente regolamentata dalla legge ed è richiesta la presentazione di una licenza specifica da parte del soggetto giuridico stabilito in Russia, ossia: un fornitore estero può vendere al dettaglio solo attraverso una sua società controllata e/o un distributore con base in Russia, e, in entrambi i casi, è necessario fornire tutte le autorizzazioni previste.
La normativa russa stabilisce, inoltre, specifici requisiti riguardo ai luoghi e momenti in cui è vietata la vendita di vino. La vendita al dettaglio di alcolici è proibita dalle 23 alle 8, con alcune eccezioni.
Diritto applicabile e risoluzione delle controversie
Le parti sono libere di scegliere la normativa applicabile e di adire l’arbitrato o gli organi giurisdizionali nazionali. Si raccomanda, tuttavia, nel caso di contratti internazionali di optare per l’arbitrato, poiché il riconoscimento e l’esecuzione dei lodi arbitrali in Russia è garantito dalla Convenzione di New York del 1958, che trova buon riscontro presso gli organi giurisdizionali russi. L’arbitrato, inoltre, ha il pregio della confidenzialità, che permette la non-divulgazione di informazioni riservate.