La Distribuzione del Vino in Israele

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Israele: un mercato vinicolo in rapida ascesa quantitativa e qualitativa

Israele è uno dei paesi più piccoli al mondo in termini di dimensioni, eppure negli ultimi 10-15 anni ha sviluppato uno straordinario settore vinicolo, grazie ad un paesaggio molto vario, che presenta diverse colline caratterizzate dalla produzione vinicola fin dai tempi biblici.

Il settore è fiorente e ancora piuttosto giovane, e, sebbene originariamente vedeva 3-4 società dominanti con un prodotto piuttosto mediocre, oggi il settore vinicolo israeliano comprende vari vigneti prestigiosi ed aziende vinicole che hanno vinto premi internazionali. Ad oggi sul territorio operano circa 300 aziende.

Nonostante i vecchi marchi dominanti continuino a mantenere una buona fetta di mercato, gran parte della popolazione si è aperta al vino contemporaneo e di qualità. Le vendite su larga scala sono tuttora rappresentate da vini di qualità mediocre, eppure la quota di mercato del vino di qualità è in aumento, così come la consapevolezza del consumatore medio. Parallelamente, molti vini italiani e spagnoli sono venduti nel paese e godono di buona popolarità, soprattutto alla luce di una politica dei prezzi piuttosto bassa.

Per quanto riguarda la distribuzione è possibile lavorare in accordo con i principali importatori e distributori, oppure aggirando questi ultimi, al fine di creare una linea diretta di approvvigionamento e penetrare così il mercato israeliano.

La protezione del marchio in Israele

Anche se un marchio figurativo o denominativo potrebbe, in assenza di registrazione sia del logo che del nome del produttore o del prodotto, essere, comunque, protetto dalla legge israeliana, è vivamente consigliato procedere alla registrazione onde evitare ostacoli alla difesa del marchio o del prodotto – ad esempio nella prova della malafede ecc.; il che in assenza di registrazione può costituire un problema arduo da risolvere.

Pertanto, registra il tuo marchio denominativo ed il marchio figurativo (il logo o l’etichetta nel suo complesso, se ha un carattere distintivo), precedentemente o all'atto di ingresso nel mercato israeliano, prestando attenzione a registrare nella corretta sezione dei marchi registrati.

Per registrare un marchio in Israele il procedimento è piuttosto semplice e non comporta passaggi burocratici dispendiosi; una volta ottenuta la registrazione, questa deve essere confermata una volta ogni 5 anni e deve essere versata una quota annuale.

Le regole sull'etichettatura del vino in Israele

La normativa concernente la produzione di vino o l'importazione di vino è abbastanza scarna, include tuttavia la previsione di specifiche autorizzazioni e disposizioni su cosa possa essere contenuto nel prodotto e cosa no. Nel 2017 sono state introdotte nuove norme sulla produzione di bevande alcoliche, destinate principalmente a regolamentare le nuove, cantine vinicole di qualità; le norme prevedono autorizzazioni commerciali obbligatorie e requisiti alla produzione, come ad esempio l’estensione al prodotto vinicolo delle norme sula produzione dei beni alimentari, disponendo così alcuni controlli sul vino prodotto da effettuare in appositi laboratori autorizzati.

A tutt’oggi sono previste le seguenti regole di base in materia di etichettatura e distribuzione, seguite da una normativa fortemente limitativa della pubblicità sin dal 2012.

L'etichetta della bottiglia di vino deve includere il nome e il tipo di vino; il grado alcolico, l'elenco degli ingredienti; il paese di origine, il nome e l’indirizzo del produttore e del distributore; la data di imbottigliamento e le modalità di conservazione.

La legge – al fine di tutelare le fasce più deboli della popolazione, come i minori – prevede diverse limitazioni alle comunicazioni promozionali del vino. Alcune restrizioni si applicano anche alla pubblicità da parte di figure iconiche, sportivi famosi, modelli ecc. Inoltre i produttori non possono fornire bevande alcoliche come premi in programmi televisivi o radiofonici o essere menzionati come produttori. La pubblicità consentita deve contenere un messaggio di avvertimento sui rischi del consumo.

Pertanto, è consigliabile consultare un distributore locale o un importatore per poter rispettare l’intera normativa prevista.

Sarà inoltre necessario fornire un'adeguata etichettatura in lingua ebraica.

La vendita del vino sul mercato israeliano

Tutti i produttori e gli importatori di vino devono ottenere una licenza di distribuzione (sia per la distribuzione che per le vendite a clienti finali) presentando varie informazioni in relazione a: società, produttore e importatore, tipo di beni prodotti/importati e metodi di produzione/importazione.

Le leggi sulle bevande alcoliche forniscono definizioni e limiti riguardo a cosa possa essere incluso nella bevanda e cosa no - ad esempio, non sono ammessi estratti aromatici.

Prima di procedere con l’esportazione, è consigliabile verificare che l’importatore sia correttamente registrato, perché una sua mancata o erronea registrazione può portare ad un blocco della merce in dogana.

Dogane, dazi e tasse d’importazione del vino in Israele

Prima dell’arrivo delle merci in dogana, l’importatore dovrà aver già predisposto e depositato la domanda di sdoganamento. Quando i prodotti giungono al porto di destinazione, sono sottoposti all’ispezione doganale, che deve verificarne sia il contenuto che l’etichettatura.

La legislazione fiscale è alquanto complessa, e Israele è membro del GATT ma, in generale, la tassazione dei prodotti vitivinicoli in Israele varia per vino locale o importato - ed è diverso per il vino rispetto ad altre bevande alcoliche.

I dazi doganali per il vino d’importazione sono del 12%, mentre il vino domestico non è soggetto a tale imposizione, tuttavia questa tassazione può variare in base all'origine del vino, poiché alcuni paesi hanno specifici trattati con Israele che dispongono un esenzione per determinati quantitativi annui.

Tuttavia, altri tipi di tassazione si applicano a tutte le bevande alcoliche, incluso il vino, come l'eventuale imposta sulle vendite del 45% (anche se ci sono alcune esenzioni) e quindi è fortemente consigliato ottenere consigli specifici per ogni singola importazione o produzione - prima di importare o investire nella produzione domestica.

Inoltre, l'imposta sul valore aggiunto del 17% si applicherà in base al prezzo di importazione/vendita.

Strategia omnichannel per la vendita del vino sul mercato israeliano

Il mercato israeliano si sta orientando sempre più verso l'esportazione di vino israeliano di qualità all'estero, con l'obiettivo di raggiungere importanti consumatori di vino in tutto il mondo. Piuttosto che importare vino in Israele, un mercato relativamente piccolo (popolazione di 8 milioni in totale) e con una media pro capite di soli 7 litri all'anno, consigliamo la partecipazione all'esportazione di vino israeliano di qualità, la quale sembra offrire un notevole potenziale.

I contratti per la distribuzione di vino in Israele

Questi i punti a cui prestare maggiore attenzione durante la negoziazione di un contratto di distribuzione:

  • Conosci la tua controparte - che tu voglia importare o investire per l'esportazione di vino israeliano, è molto importante avere ben chiaro chi è esattamente la tua controparte e quale sia la sua autorità: si tratta di un intermediario, un distributore, un proprietario, un partner o altro? - in Israele questo potrebbe rivelarsi piuttosto fuorviante e a volte poco chiaro, specialmente a causa del generale clima d’affari poco formale. 
  • L'importanza di definire chiaramente l’affare - quando si tratta in Israele, è consigliabile non lasciare nulla al caso, ed ogni parte del rapporto contrattuale dovrebbe essere adeguatamente redatta per iscritto, al fine di evitare equivoci comunemente dovuti a differenti aspettative riguardo al rapporto commerciale istaurato. Probabilmente incontrerai la controparte e discuterai di persona, prima che venga concluso un qualsiasi contratto, questo è la consuetudine israeliana. Si raccomanda, in ogni caso, di richiedere la redazione di un contratto prima di intraprendere il rapporto commerciale.
  • Assicurati di definire un diritto di esclusiva completo - Israele è un piccolo mercato, quindi, se sei un importatore, devi cercare di aver garantita l'esclusività su tutto il territorio dello stato, cercando di vincolarla nel contratto nel modo più stringente possibile. Al contrario, se sei un esportatore straniero, dovresti assicurarti di concedere l'esclusività solo se sei sicuro che il distributore disponga dei mezzi adeguati per coprire adeguatamente tutto il territorio. 
  • Legge applicabile e giurisdizione – In linea di principio, e salvo diversa disposizione contrattuale, al contratto o al rapporto commerciale concernente un’attività d’impresa in Israele o al contratto che prevede Israele come luogo in cui la prestazione va eseguita, si applica la legge israeliana ed è competente la giurisdizione dello Stato di Israele. Questo è conforme, inoltre, ai principi di diritto internazionale privato sulla giurisdizione.

I Tribunali di Stato israeliani sono generalmente equi e produttivi, e tendono a decidere in base ai fatti piuttosto che in base ai soggetti coinvolti. I costi sono relativamente bassi e generalmente il procedimento è efficiente, sebbene possa richiedere fino a due anni. Al fine di evitare controversie sulla legge e sulla giurisdizione applicabili, l'arbitrato può essere una soluzione adeguata, in quanto, Israele è membro della Convenzione di New York del 1958 e l'esecuzione di un lodo arbitrale si rivela nella maggior parte dei casi più facile e veloce (anche se non più economica); inoltre, al fine di evitare controversie sulla legge applicabile, all'interno di tale arbitrato è possibile concordare l'applicazione di principi generali quali i principi UNIDROIT.

Per quanto riguarda la risoluzione del rapporto d’affari o di un contratto sarebbe meglio stabilire, da principio, sia la relazione contrattuale specifica che le casistiche di risoluzione, poiché, se ciò è lasciato vago, la lite in materia di risoluzione contrattuale ed il conseguente risarcimento potrebbero rivelarsi importante e produrre un esito piuttosto drammatico – ulteriori dettagli sul tema in questo articolo di Legalmondo.

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