Singapore è un mercato maturo e in continua crescita per le attività di consumo e distribuzione di vino, dato che praticamente tutti i vini venduti e consumati sul mercato interno non sono evidentemente prodotti localmente, considerate le dimensioni e le condizioni climatiche. Singapore ha circa 5,5 milioni di abitanti, un elevatissimo PIL pro capite, un ampio mercato del lusso e uno stile di vita multiculturale. Tuttavia, il 15% della popolazione non beve alcolici e circa il 20% della popolazione non ha raggiunto ancora l’età legale per bere. Pertanto, la maggior parte dei prodotti alcolici non può essere venduta per motivi personali o legali a quasi il 35% della popolazione. Ciò significa che chi beve alcol compensa chi non lo fa in modo abbastanza significativo, sia in termini di consumo e sia in termini di conoscenza del prodotto e di spesa. Nonostante i cittadini e gli appartenenti alla grande e diversificata comunità di stranieri residenti abbiano un debole per il mangiare e bere fuori, un probabile insieme di: rispetto della legge, corretta applicazione delle regole, prezzi di consumo elevati e una mentalità relativamente conservatrice fa sì che il tasso di consumo pro capite di alcol sia solamente di circa 2 litri l’anno, il più basso nella regione Asia-Pacifico, consumo che include tutti i tipi di bevande alcoliche (vini, liquori, birre etc.).
Secondo un rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità del 2018, gli uomini bevono tre volte di più delle donne.
La birra si distingue come l’alcolico più bevuto, con il 70% del consumo totale di alcol. Ogni anno a Singapore vengono consumati oltre 11 milioni di litri di alcol e di questi i vini contribuiscono per circa 1,54 milioni. Il mercato del vino a Singapore è in costante sviluppo e, allo stesso tempo, i prezzi sono in aumento, a causa di una domanda composta da consumatori generalmente benestanti, maggiori costi di produzione generalizzati e aumento delle tasse sull’importazione di alcol.
Indipendentemente dalle ridotte dimensioni del mercato (in litri), oltre seicento aziende possiedono le licenze per la vendita legale di alcolici, principalmente per il ruolo di Singapore come hub globale per affari e tempo libero. In effetti, i ricavi nel segmento del vino dovrebbero ammontare, per l’anno in corso, al momento in cui viene redatta questa guida (gennaio 2022) a 740 milioni di dollari statunitensi. Entro il 2025 si prevede che l’80% della spesa e il 58% del volume dei consumi del vino avvengano fuori casa (es. in bar e ristoranti).
Dal momento che ben sei Paesi del sud-est asiatico (Vietnam, Tailandia, Malesia, Filippine, Indonesia) hanno conquistato le prime dieci posizioni come mercati di sbocco emergenti per produttori ed esportatori, senza ovviamente dimenticare la relativamente vicina Cina, la maggior parte del vino importato a Singapore viene riesportata in altri mercati, a causa del ruolo fondamentale di Singapore nella regione e per il suo ruolo guida all’interno della Comunità Economica dell’ASEAN, dove si distingue per stato di diritto, facilità di fare affari e tassazione assai conveniente. Per questi motivi, addirittura la metà dei produttori di Francia, Italia e Spagna indica Singapore come propria scelta di mercato emergente e altrettanto fanno un terzo degli esportatori di vino del Nuovo Mondo.
I primi tre esportatori sono Francia, Australia e Cile. I dati governativi mostrano che sei Paesi costituiscono circa l’86% delle importazioni di vino. Tuttavia, considerando la diversità e la curiosità che caratterizzano il consumatore residente a Singapore, c’è sempre più spazio per i vini provenienti da regioni di produzione relativamente più piccole, come il Portogallo o il Libano. Lo stesso vale per le etichette di nicchia: mentre i nomi francesi o italiani di prim’ordine, così come le edizioni speciali o le bottiglie d’annata sono una scelta quasi obbligata per consumatori in stile “Crazy Rich Asians”, i prodotti di qualità di nicchia, in particolare i vini biologici, godono di significative previsioni di crescita. Altri spumanti, come il Prosecco, ad esempio, stanno guadagnando terreno, anche per il loro prezzo competitivo rispetto ai leader di mercato (Champagne). Avendo accennato a questa tipologia, va comunque ricordato che per ogni bottiglia di qualsiasi spumante, se ne vendono tre di fermo (rosso, in particolare).
Infine, le vendite locali includono una parte relativamente piccola che viene acquistata da consumatori abbienti non residenti che provengono dai Paesi limitrofi e che si fidano maggiormente di Singapore più che dei loro stessi Paesi, quando si tratta di garantire la qualità e l’originalità del prodotto.