Dazi d’importazione e imposta sulle vendite
L’importazione di vino da un paese extracomunitario è soggetta a dazi calcolati sul valore delle merci, ossia sul valore di acquisto del vino, oltre ai costi di assicurazione e trasporto sostenuti fino al porto d’entrata all’UE. Se, tuttavia, il paese in esame ha raggiunto accordi commerciali con l’Unione Europea, i dazi da pagare saranno meno elevati. Si paga è anche un’imposta sugli affari (“turnover tax”) calcolata sul valore doganale e sui dazi.
L’IVA in Olanda sulle importazioni è al 21%.
Per quanto riguarda l’imposta sulle vendite, la legge fa una distinzione tra acquisti effettuati fuori e dentro dell’UE: in entrambi i casi, bisognerà pagare l’imposta nazionale sull’importazione in Olanda, ma vi sono differenze di procedure con l’amministrazione fiscale. L’acquisto da un fornitore proveniente da un altro stato membro si chiama transazione intracomunitaria. Può anche essere richiesta l’inversione contabile per evitare il pre-pagamento dell’IVA, con il relativo trasferimento all’erario del paese d’origine.
Accise
L’accisa è un’imposta nazionale sugli alcolici, sugli oli minerali e sui prodotti del tabacco. Per l’importazione di merci assoggettate ad accisa da un altro paese comunitario, vi sono due opzioni:
- Merci soggette ad accisa ricevute durante la sospensione dell’obbligo di pagamento dell’imposta
Nel caso in cui si ricevano regolarmente merci soggette ad accisa (ancora non pagata) da un altro paese UE, prima della ricezione delle merci, è necessaria un’autorizzazione da parte del destinatario registrato.
Se, invece, si ricevono merci soggette ad accisa (ancora non pagata) occasionalmente da un altro paese comunitario, si dovrà presentare, prima della ricezione delle merci, un’autorizzazione provvisoria da parte del destinatario registrato. Diversa è l’ipotesi di ricezione delle merci soggette ad accisa da un deposito fiscale o da un mittente registrato in un altro stato membro: in questo caso, è richiesta la presentazione di un documento amministrativo elettronico (e-AD) per il trasporto delle merci. Al momento della ricezione si dovrà pagare l’accisa olandese tramite una dichiarazione fiscale elettronica settimanale.
Qualora le merci arrivano da un altro paese UE e l’accisa è già stata pagata nel paese di origine, non saranno necessarie autorizzazioni. Sarà, comunque, necessario, darne prima notizia alla dogana, ed è richiesta solo la presentazione di una documentazione amministrativa semplificata. Come nel caso precedente, al momento della ricezione, si dovrà pagare l’accisa olandese tramite una dichiarazione elettronica, entro 1 giorno feriale dalla ricezione.
Anche nel caso di importazione di alcolici da paesi extracomunitari bisognerà pagare l’accisa, con alcune eccezioni, se si è in possesso di una licenza di mittente registrato. Per le importazioni di vino da paesi extra UE è richiesto il documento VI-1, rilasciato da determinati organismi comunitari.
Qualora, invece, le merci importate dal paese (sia UE o extra) fossero birre analcoliche, dovrà essere pagata l’imposta sul consumo, non l’accisa.
- Deposito delle merci soggette ad accisa
Se si desidera depositare le merci durante la vigenza della sospensione dell’accisa, è necessario avere un’autorizzazione per il deposito di merci soggette ad accisa (AGP). La quantità minima per richiedere l’autorizzazione è di 40.000 litri di birra e 10.000 di vino, fatta eccezione per i trasferimenti ingenti di merci da altri stati comunitari.
É qui disponibile una visione panoramica a livello comunitario in materia: here.