Iran – Regolamento sulle Transazioni in Valuta Straniera

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Il tasso di cambio è da sempre questione centrale nell’economia iraniana, basata principalmente sul settore del petrolio. A tal proposito, negli ultimi decenni le autorità governative hanno adottato diversi regolamenti aventi tutti lo scopo di gestire e calmierare l’impatto delle fluttuazioni del tasso di cambio sull’economia reale iraniana.

La situazione del mercato monetario, però, nonostante la conclusione dell’accordo sul nucleare iraniano (PACG – Piano d’azione congiunto globale) e la revoca delle sanzioni economiche contro l’Iran, non è migliorata. Negli ultimi mesi, infatti, il mercato monetario iraniano ha visto crescere improvvisamente la domanda di valute straniere come il Dollaro americano (“USD”) e l’Euro. Tale sviluppo caotico, conosciuto anche come foreign currency rate jump crisis”, ha portato all’applicazione di una nuova norma da parte delle autorità iraniane al fine di uniformare il tasso di cambio per le valute.

Una Nuova Norma

Alla luce di quanto appena visto, l’11 aprile 2018 il Consiglio dei Ministri ha adottato una legge mirata a regolare e organizzare il mercato valutario in Iran. La novità più importante è il paragrafo 5, il quale stabilisce un tasso fisso di cambio – il “Nerkh Mobadelee” – pari a 42,000 IRR per dollaro.

Oltre a questo paragrafo, bisogna tenere in considerazione altre disposizioni normative che hanno riguardato questo nuovo regime monetario.

Importazione ed Esportazione di Beni e Servizi

Secondo il par. 1 della legge appena vista, qualsiasi ordine per l’importazione di beni in Iran – anche attraverso Free Trade Zones – deve essere soggetta a registrazione. La comunicazione n. 9 rilasciata dalla Banca Centrale dell’Iran (“CBI”) il 14 aprile 2018 ha precisato che questa registrazione è un prerequisito per la fornitura di qualsiasi valuta straniera da utilizzare per portare a termine l’acquisto di beni e servizi dall’estero.

La valuta richiesta per gli ordini registrati sarà emessa attraverso il sistema bancario, in conformità ai regolamenti predisposti dalla CBI. Per l’attuazione di questo processo è stata sviluppata una piattaforma unificata per il cambio valuta, chiamata “NIMA”, all’interno della quale interagiscono i quattro operatori principali: importatori di beni e servizi in qualità di acquirenti di valuta, esportatori di beni e servizi in qualità di fornitori di valuta, banche e uffici di cambio in qualità d’intermediari che dirigono la valuta dai fornitori ai richiedenti e infine l’autorità di settore che determina il tasso di cambio e le valute di preferenza. In altre parole, importatori ed esportatori possono comprare o vendere valuta unicamente attraverso tale piattaforma NIMA.

In aggiunta, quando la valuta in questione è fornita dalla CBI sulla base del Nerkh Mobadelee (ovvero, il tasso di cambio fissato dal governo) ma la fattura non è ancora stata emessa, i documenti di spedizione devono essere presentati alla banca entro massimo sei mesi dall’emissione della moneta. Nel caso in cui i documenti di spedizione siano presentati tardivamente, la loro ammissione resta soggetta al parere del CBI e al pagamento della differenza tra il tasso di cambio della valuta al momento dell’emissione del conto e quello alla data di comunicazione dei documenti di spedizione alla banca (ove il tasso sia aumentato nel frattempo).

Valuta Straniera per i Viaggi all’Estero

La Comunicazione n. 2 della CBI chiarisce che la valuta straniera per i viaggi all’estero sarà erogata ai passeggeri alle frontiere aeroportuali solo una volta all’anno per un importo ma di Euro 1,000 (o l’equivalente in altra valuta). L’importo di valute straniere fornite ai passeggeri diretti in paesi confinanti e paesi del Common-Wealth, eccetto l’Iraq, è di 500 Euro (o l’equivalente in altra valuta). Tale valuta straniera può essere erogata solamente a passeggeri muniti di passaporto iraniano.

I passeggeri stranieri possono fare ingresso in Iran con un massimo di Euro 10,000 (o equivalente in altra valuta straniera); in caso di somma superiore, saranno tenuti a effettuare una dichiarazione in linea con le richieste della CBI.

Assegnazione di valuta straniera nei contratti di finanziamento

La Comunicazione n. 4 del 12 aprile 2018 della CBI regolamenta i contratti di finanziamento a seguito del nuovo assetto monetario, disponendo che tutti i pagamenti relativi a contratti di finanziamento (inclusi i pagamenti anticipati, il pagamento dei costi, ecc.) siano conformi al nuovo tasso di 42.000,00 IRR per ogni USD.

In aggiunta, per quanto riguarda i progetti che prevedono un’importazione di valuta straniera nel paese, questi dovranno prevedere altresì una fornitura rilevante di valuta straniera per far fronte ai pagamenti previsti.

Il Cambio della Valuta

La nuova normativa sopra esposta, al paragrafo 13, prevede inoltre alcune restrizioni sulle attività condotte dai cambia-valuta. In tale ambito, qualsiasi operazione di cambio e commercio della valuta straniera non conforme alle condizioni fornite dalla CBI verrà qualificata come contrabbando e perseguita ai sensi della legge.

Conclusione

Alla luce di tutto quanto appena visto, il pagamento di tutte le transazioni di import-export riguardanti l’Iran, dovrà essere effettuato attraverso un canale di controllo governativo, guidato dalla Banca Centrale dell’Iran. L’assegnazione della valuta deve essere soggetta a una ratifica di registrazione d’ordine e accettazione da parte della CBI.

Qualsiasi azienda che intenda operare in Iran dovrà uniformarsi a questa regolamentazione, almeno fino alla prossima modifica legislativa sul tema.

Encyeh Sadr
  • Diritto aeronautico
  • Contratti
  • Investimenti

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