Franchising Germania – I rischi dei contratti standard

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Al fine di creare un sistema di franchise (affiliazione commerciale) omogeneo dove tutti i franchisee devono adempiere ai medesimi requisiti, i franchisors (affilianti) usano di solito formulari standard di contratti di franchise, ossia contratti preformulati, redatti e forniti dal franchisor a un numero multiplo di franchisees (affiliati).

In Germania, tali contratti di franchise devono essere conformi alle leggi tedesche, particolarmente severe, in materia di contratti redatti tramite moduli o formulari standard (anche nei rapporti B2B). Come regola generale, i contratti redatti su formulari standard devono essere equilibrati, al fine di essere validi. Viceversa, essi sono nulli se svantaggiano in modo irragionevole il franchisee, ed in particolare se:

  • non sono compatibili con princìpi essenziali di diritto, oppure
  • restringono diritti od obblighi essenziali derivanti dalla natura del contratto di franchise in misura tale che lo scopo contrattuale risulta minacciato.

Lo stesso vale per prontuari, guide, handbooks o altri manuali: ai sensi del diritto tedesco, essi sono tutti da qualificarsi come contratti redatti tramite formulari standard (paragrafo 305 co. 1 del Codice Civile Tedesco [“BGB”]).

Inoltre, i contratti di franchise non possono restringere in modo eccessivo la libertà economica del franchisee. Il rischio più grave – come recentemente confermato dalla Corte Federale – è che l’intero contratto di franchise sia nullo!

Un contratto di franchise è nullo ed inefficace nella sua interezza, a causa di una violazione del paragrafo 138 BGB, qualora la libertà economica del franchisee sia eccessivamente diminuita a causa di un alto numero di disposizioni che avvantaggino il franchisor in modo unilaterale e svantaggino il franchisee, per cui al franchisee non sia garantita un’indennità nemmeno minimamente appropriata (…). Ciò richiede una valutazione generale dell’accordo contrattuale e delle circostanze che hanno portato alla conclusione del contratto. Indizi di un imbavagliamento immorale del franchisee possono consistere in una disposizione che preveda il rilascio di una procura all’incasso a favore del franchisor, dando quindi la possibilità a quest’ultimo di reindirizzare su sé stesso i pagamenti, così come disposizioni contrattuali le quali restringano la libertà economica del franchisee oltre quanto sia normalmente dovuto in un tale sistema distributivo.”

(decisione dell’11.10.2018, fasc. n. VII ZR 298/17, numero a margine 17 [traduzione propria] – riguardante un contratto di licenza per agenti immobiliari).

Indicazioni pratiche:

  1. Tale nuova decisione della Corte Federale è in linea con le decisioni, piuttosto restrittive e favore del franchisee, adottate dalla Corte già in passato (ad es. la decisione della Corte Federale su una catena di fast food del 12.11.1986, fasc. n. VIII ZR 279/85, numero a margine 10).
  2. Al fine di minimizzare i rischi di invalidità, i franchisors devono idealmente osservare dei requisiti di legge riguardanti contratti redatti su formulari standard, nonché le decisioni giudiziarie in materia di contratti di franchise. In base all’ultima decisione, di cui sopra, particolare attenzione deve essere esercitata qualora il contratto di franchise preveda una procura all’incasso in favore del franchisor. Una via d’uscita potrebbe essere la scelta di un altro diritto applicabile, nel caso in cui il franchisor abbia la propria sede al di fuori della Germania (cfr. Art. 3 Regolamento Roma I).
  3. Per una guida sulle campagne promozionali e sui prezzi dei frachisors e sulla loro conformità al diritto della concorrenza, consulta l’articolo “Franchising – Le promozioni a prezzi bassi possono costare care!
Benedikt Rohrssen
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